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ISBN 978-88-98243-44-0 € 12,00

 

 

 

 

Giorgia Meriggi – Riparare il viola

 

In questa sua opera prima, Giorgia Meriggi dimostra di essere un’autrice di spada e di cesello, un perfetto artigiano che, col suo lavoro, ordisce una trama che dà pre­cisione al caos (sgradevole, spinoso, amaro) del reale o, per dirla alla Hoeuellebecq, all’incongruo del mondo. E così il libro si sviluppa più dal movimento che dall’osservazione, dato il nascere di quasi tutti i versi “in cammino”, durante lunghe passeggiate in collina, dove l’autrice ha vissuto per quindici anni. Infatti quella della Meriggi è una poe­sia della visione - visione di un ritmo - più che una vi­sio­ne delle cose tramite i sensi. E la sua lingua è impa­rentata con le forme ed i processi del mondo vegetale (col suo germo­gliare, ramificarsi, sbocciare) affermando una forma par­ticolare, come di grovigli di rovi cao­tici che, apparen­temente senza schema, invadono e sovra­stano; ma che osservano anche la stasi del fiore di campo, o dell’albero, ecc. In­somma, in questo libro vi è una differenziazione delle forme e dei signifi­canti che va al di là della lingua. Ed è così che i nomi delle piante suonano, e la raccolta stessa diventa ibrido, che inizia a germogliare e si svi­luppa, per diventare giardino subli­mato e subli­mante, pronto a com­battere contro le infe­stanti (che creano disordine), attraverso una forma del verso rigi­da, spesso ingabbiata in finti o veri endecasil­labi, che vanno a trasmettere metodo, disci­plina, chissà per poter riparare il viola (ovvero l’oscuro) di ogni vena dell’esistere e del sentire.

 

Autore

 

Giorgia Meriggi è nata a Milano nel 1966, dove si è laureata in filosofia con una tesi dal titolo Corpo, ragione, passioni nei romanzi libertini di D.A.F de Sade. Con Stampa Alternativa ha pubblicato nel 2012 Comizi d’amore, insieme a Paolo Pedote. Suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su blog e riviste letterarie online, e su deComporre, periodico letterario di poesia. Riparare il viola è la sua prima raccolta monografica.

 

 

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