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ISBN 978-88-98243-14-3 € 12,00

 

 

 

 

Ginevra Lilli - Diario ordinario

 

Lo scritto in prosa che conclude questo volume di versi di Ginevra Lilli è in realtà quello composto per primo, nel 1993, quando l’autrice era poco più che ventenne: testimonianza di un male di vivere che già da quel momento prendeva a radicarsi nel corpo e nell’anima (“Un piano inclinato che bascula su di un perno ... Da allora faccio parte di tutta la tristezza che solo le onde sono capaci di raccontare e ripetere ogni giorno ... Non so quanto tempo sia passato, non so neanche se nessuno si sia mai accorto di niente”). Questo senso di estraneità nei riguardi della propria e altrui vita, delle vicende pubbliche e private, addirittura dei propri confini fisici, si perpetuerà in tutti i versi successivi, scritti tra il 2009 e il 2014, dopo un silenzio buio durato anni: quasi che Ginevra si sia aggrappata alla poesia nel tentativo di riconquistarsi, di recuperare una serenità che l’esistenza le aveva minacciosamente negata.

Poesia come preghiera laica, come sentiero chiaro che conduca a una radura clemente nel bosco fitto, come conquista lieta di serenità. È ciò che Ginevra Lilli augura a se stessa, e che la voce tenue ma fidata dei versi le può far raggiungere: “Un giorno,/mi incontrerò/ e sarà/ l’incedere affaticato di un gigante di donna; i crucci/ attorcigliati, riccioli/ presi e infilati/ uno ad uno/ in una lunga collana rossa rossa./ Rosario di grande fortuna.” (Alida Airaghi)

 

Ginevra Lilli vive a Roma, dove è nata nel 1972. Ha studiato giorna­lismo e ha svolto molti lavori in molti ambiti diversi. Ha dato inizio ad una ricerca artistica che riguarda l’esplorazione del rapporto pa­rola-immagine attraverso i punti di contatto narrativi tra scrittura, fotografia e disegno in opere talvolta fronte retro, incluse tra due vetri e sorretti da una lievissima cornice. È alla sua prima raccolta di poesie, Diario ordinario, edita da Marco Saya Edizioni, Milano.

 

 

 

 

 

 

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