

MARCO SAYA EDIZIONI


Giorgia Meriggi – Riparare il viola
In questa sua opera prima, Giorgia Meriggi dimostra di essere un’autrice di spada e di cesello, un perfetto artigiano che, col suo lavoro, ordisce una trama che dà precisione al caos (sgradevole, spinoso, amaro) del reale o, per dirla alla Hoeuellebecq, all’incongruo del mondo. E così il libro si sviluppa più dal movimento che dall’osservazione, dato il nascere di quasi tutti i versi “in cammino”, durante lunghe passeggiate in collina, dove l’autrice ha vissuto per quindici anni. Infatti quella della Meriggi è una poesia della visione - visione di un ritmo - più che una visione delle cose tramite i sensi. E la sua lingua è imparentata con le forme ed i processi del mondo vegetale (col suo germogliare, ramificarsi, sbocciare) affermando una forma particolare, come di grovigli di rovi caotici che, apparentemente senza schema, invadono e sovrastano; ma che osservano anche la stasi del fiore di campo, o dell’albero, ecc. Insomma, in questo libro vi è una differenziazione delle forme e dei significanti che va al di là della lingua. Ed è così che i nomi delle piante suonano, e la raccolta stessa diventa ibrido, che inizia a germogliare e si sviluppa, per diventare giardino sublimato e sublimante, pronto a combattere contro le infestanti (che creano disordine), attraverso una forma del verso rigida, spesso ingabbiata in finti o veri endecasillabi, che vanno a trasmettere metodo, disciplina, chissà per poter riparare il viola (ovvero l’oscuro) di ogni vena dell’esistere e del sentire.
Autore
Giorgia Meriggi è nata a Milano nel 1966, dove si è laureata in filosofia con una tesi dal titolo Corpo, ragione, passioni nei romanzi libertini di D.A.F de Sade. Con Stampa Alternativa ha pubblicato nel 2012 Comizi d’amore, insieme a Paolo Pedote. Suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su blog e riviste letterarie online, e su deComporre, periodico letterario di poesia. Riparare il viola è la sua prima raccolta monografica.