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ISBN 978-88-98243-52-5 € 15,00

 

 

 

 

 Sativi

 

Sativi (dall’aggettivo che indica un qualcosa adatto ad essere coltivato) è una silloge divisa in sette sezioni, dove ho provato a dare una lettura trasversale su cosa può essere, per me oggi, poesia. Nella prima sezione del libro vengono presentate delle terzine dai toni spesso epigrammatici e aforistici. Nella seconda sezione invece si alternano distici a quartine o sestine in versi liberi, cercando una più sottile leggerezza. Nella terza sezione, che a sua volta si divide in due sottosezioni, il dire poetico si fa dapprima ragionato, freddo; per ritornare poi, nella seconda sottosezione, ad un tono più vivace. La prima parte del libro si chiude con la quarta sezione, che presenta un esercizio puramente sonoro, praticato con lo stile delle coblas capfinidas. Dalla quinta sezione si va verso una poesia più prosastica, colloquiale; in alcuni testi, come spesso mi accade, vi è una sorta di “poesia nella poesia”, rimpallando tra margine destro e sinistro versi in corsivo ad altrettanti in tondo, e alternando riflessioni ad istantanee quotidiane, specie nella sesta sezione, dove vi sono i testi più singolari della raccolta. Raccolta che si chiude con un poemetto ambientato nel cimitero di un ipotetico paese di confine, dove un mio alter ego letterario seppellisce quei morti che pare non vogliano morire e quei vivi che non hanno mai voluto davvero vivere. In definitiva Sativi è proprio porsi questa domanda: chi siamo noi, tra la vita e la morte? E la risposta è che forse siamo solo un campo, dove gettare i nostri semi aperti.

Antonio Bux

 

Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato vari libri, sia in italiano, tra i quali Trilogia dello zero (finalista premio Lorenzo Montano; vincintore premio Città di Minturno), Kevlar (vincitore premio Alinari), Naturario (selezione premio Viareggio), che in spagnolo (23 - fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario). Sue poesie sono state tradotte in varie lingue e antologizzate in lavori collettivi come InVerse: Italian poets in translation, a cura della John Cabot University. Ha tradotto vari autori di lingua spagnola, su tutti Leopoldo María Panero. Ha fondato e dirige il blog Disgrafie (antoniobux.wordpress.com) e, per le Marco Saya Edizioni, due collane di poesia e prosa.

 

 

 

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